I nuovi big in gara alla 68° edizione del Festival della Canzone Italiana

I nuovi big in gara alla 68° edizione del Festival della Canzone Italiana

segue dalla prima parte:

Annalisa (Il mondo prima di te) che ha aperto il festival con sicurezza e maturità, presenta una canzone ben fatta e di sicuro successo, con arrangiamenti che creano una bella atmosfera, a dispetto di un giro armonico che possiamo ritrovare in tantissime altre canzoni. La stessa cosa vale per Nina Zilli (Senza appartenere) anche se a nostro avviso non è proprio una canzone nelle sue corde, mentre la proposta di Noemi (Non smettere mai di cercarmi) ci pare assolutamente inadeguata alla sua voce così originale e alle sue potenzialità. Al di là della inevitabile e immancabile polemica di plagio, Fabrizio Moro & Ermal Meta (Non mi avete fatto niente) si candidano insieme a Ron tra i papabili vincitori, con un pezzo dal testo che non può lasciare impassibili, arrangiato con una ostinata cadenza folk, di sicuro successo radiofonico.

I The Kolors (Frida, mai mai mai) hanno sicuramente capitalizzato la loro occasione nella vetrina del festival con un brano molto internazionale e orecchiabile (che sia questo “mai mai mai” il famoso motivetto che ricorderemo?), talmente internazionale che i più accorti avranno subito associato la loro canzone alle sonorità di una band di fama mondiale come gli Imagine Dragons (si ascolti, ad esempio, “Believer”, ndr.) Piacevolmente colpiti, e sopresi, dalla giovane boyband Lo stato sociale (Una vita in vacanza), gran bella esibizione, con tanto di “vecchia che balla”, che ci ricorda un po’ lo sketch di Francesco Gabbani e della scimmia ballerina, ma la canzone ha tutte le carte in regola per essere una delle più ascoltate: il famoso motivetto si potrebbe nascondere anche qui.

Molto colto e un po’ pretenzioso, invece, il pezzo di Mario Biondi (Rivederti), armonicamente molto intelligente e sofisticato, ma la canzone ci pare un po’ vaporosa, difficile da eseguire e da ricordare. Di nicchia. Le altre canzoni sono al momento più o meno allo stesso livello, sempre al primo ascolto, ma siamo sicuri che anche tra queste ci saranno delle belle sorprese. I famosi raggi di sole. Alla prossima!