In Italia il Karaoke si è sviluppatto dal 1992 in avanti, grazie alla trasmissione televisiva omonima, condotta su Italia 1 da Fiorello.
Forse non tutti sanno che la produzione di canzoni Karaoke in Italia era però già inziata nel 1988, grazie al lavoro di aziende come M-Live, che fu pioniere in questo settore.

La tecnologia MIDI si stava diffondendo a livello commerciale, e nel nostro Paese si svilupparono realtà come quella di Midisoft (primo marchio commerciale di M-Live) e, successivamente, Edizioni Milano Publishing con la sua rivista “Midi Songs”. Queste aziende hanno prodotto le prime basi musicali Karaoke in formato MIDI , utilizzate da musicisti innovatori che suonavano in pubblico con montagne di tastiere ed expander audio. Erano artisti di piano bar, oppure piccole band (duo o trio) che suonavano in serate da ballo presso locali e discoteche.
Ben presto nacque l’esigenza di inserire il testo all’interno della base musicale, come pro-memoria a supporto del librone, una vera e propria antologia di testi fotocopiati e fatta in casa dai musicisti.

Word Box di M-Live: finalmente il testo Karaoke per i file MIDI.

Word Box di M-Live: finalmente il testo Karaoke per i file MIDI.

Nel 1991 arrivò sul mercato Word Box di M-Live e successivamente la tastiera WX2 della Gem: questi prodotti erano in grado di mostrare su di un display il testo della base musicale in sincronia con la musica. Questa tecnologia si diffuse e si ottimizzò, anche grazie all’interfacciamento video con il televisore per mostrare il testo su di uno schermo rivolto al pubblico: è in quel momento che iniziarono le vere e proprie serate di Karaoke.

Nel frattempo, altre tecnologie per Karaoke continuarono ad evolversi come ad esempio il Laser Disc, una sorta di grande CD con video e musica. Pioneer fu la maggiore sostenitrice di questo formato e commercializzò anche un costosissimo dispositivo destinato esclusivamente ai Karaoke bar.

Il logo del formato Laser Karaoke di Pioneer.

Il logo del formato Laser Karaoke di Pioneer.

Nella prima parte degli anni 90, quindi, il fenomeno Karaoke si basava unicamente su prodotti altamente professionali, e con costi elevati:

  • Karaoke con tecnologia MIDI (computer o sequencer + tastiere ed expander);
  • Laser Disc Pioneer e affini.

Erano opzioni complesse da utilizzare e costosissime, al di fuori quindi della portata del consumatore amatoriale.
Per il cantante amatoriale l’accesso alle serate Karaoke poteva avvenire solo all’interno di locali pubblici, che erano forniti di Laser Disc oppure avevano un musicista/intrattenitore con un setup MIDI.

Nella seconda metà degli anni 90 queste tecnologie si sono evolute e divenute più accessibili, e così anche le abitudini di svago delle persone.
La storia continua nei prossimi articoli.

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